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Esimio tra le guide, Giovanni Andrea Bonomi (1860 - 1939) di Agneda era dotato di «forza e d'intelligenza alpinistiche straordinarie, congiunte ad una semplicità di costumi, ad un ingenuo candore, ad una modestia così intensa che se ne rimane ammirati. Splendido arrampicatore, imperturbato per nevi e per ghiacci, la sua celebrità alpinistica sarebbe stata grande se il suo domicilio non lo avesse relegato in una valle così ingiustamente negletta». Giovanni visse sì in una valle negletta, come scrisse Enrico Ghisi, ma nell'epoca d'oro dell'alpinismo e delle guide, perciò ebbe come clienti uomini di vasta cultura, quali l'amico prof. Bruno Galli-Valerio, che coi loro magnifici scritti ne celebrarono le imprese e gli aspetti umani, rendendone eterno il ricordo e facendone propagare la fama ben oltre la cerchia delle Orobie centrali. Poggiando sull'eccezionale lascito fotografico di Gian Carlo Messa e sui racconti e le biografie degli alpinisti che a Giovanni Bonomi si sono legati, questo volume ricostruisce la straordinaria figura dell'impavida guida di Agneda che ancor oggi attrae magneticamente le nuove generazioni di scalatori.